Elisa Marianini - Pittura

Elisa Marianini – Pittura

Elisa Marianini nasce a Firenze nel 1967.
Figlia d’arte, specializzata in tecniche di riproduzione di dipinti antichi. Esegue ritratti, decorazioni, dipinti, trompe l’oeil, restauri.Le sue opere contemporanee legano il figurativo all’astratto e sono ricche di significati simbolici e allegorici cari all’arte del Rinascimento, recuperando e proponendo un “Nuovo Umanesimo”.
Laureata in Storia e Tutela dei Beni Artistici e in Storia dell’Arte Moderna, fornisce consulenza in ambito artistico, rilasciando expertises, oltre all’attività d’insegnamento di Corsi di Storia dell’Arte e Corsi di Pittura per vari livelli.Ha tenuto mostre personali e collettive. Le sue opere figurano in collezioni private a New-York, Jupiter, Parigi, Losanna, Oslo, Brescia, Firenze, Milano, Roma, Siena, Torino. Esposizione permanente dei suoi lavori nei propri laboratori.
“Abbassa la lampada un po’ di più,
lasciami dormire, nutrice, in pace.
E se chiama lui, non dica che sono qui,
dì  che Alfonsina non torna.
E sei lui chiama, non dica mai che sono qui,
dì che me ne sono andata…”
(brano dell’ultimo poema di Alfonsina Storni scritto prima di morire)

In fondo al mare c’è una casa di cristallo (Alfonsina Storni)       

“LA VOCE DELLA CONCHIGLIA”

Elisa Marianini
la-voce-della-conchiglia-tetralogiaaIn questo dipinto ho voluto ricordare Alfonsina Storni, una poetessa originaria del Canton Ticino  trasferitasi con la famiglia in Argentina all’età di quattro anni, morta suicida nel Mar del Plata. Durante i primi decenni del secolo scorso, ella è stata il simbolo della donna moderna unendo al desiderio di tenerezza la rivendicazione di valori di libertà, rifiutando in primo luogo il vincolo di subalternità nei confronti dell’uomo. Nella sua poesia il sogno si contrappone alla realtà di tutti i giorni, al suo grigiore e al suo vuoto.
         In molte poesie Alfonsina Storni aveva parlato della morte nel mare – Frente al mar (1919), Un cementerio que mira al mar (1920), Alta mar (1934) -, visto come casa-tomba, come un fluido luogo di quiete infinta, da contrapporre alla pesantezza della terra: luogo di lotta quotidiana, di sofferenza, di incomunicabilità e di pena.
         Il percorso comincia da sinistra e segna l’incedere di Alfonsina verso il mare: dopo un iniziale slancio c’è un momento di sospensione dove poi comincia un lento ripiegamento su se stessa che culmina nell’immedesimazione totale con la natura. Essa si  trasforma in conchiglia simbolo di elevazione, di rinascita e di fertilità di pensieri. La meta per tutti è incontrare se stessi in fondo al proprio cuore. La conchiglia è infondo anche il simbolo dell’accogliere, del lasciar fluire, essa, infatti, accoglie il mare senza trattenerlo, così noi dovremmo lasciar fluire la vita senza però cercare di fermarla, dovremmo far vivere i nostri sogni per vincere la solitudine e la sconfitta.

Info e contatti:
Bottega d’arte e restauro:
Via del Porcellana, 39/r 50123 Firenze 055-219250
Studio artistico:
Traversa del Mugello SP 551, Via Provinciale 14h, Località La Torre, 50038 Scarperia, (FI).
Cell. 3392933799
E.Mail: elisamarianini@tiscali.it
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